Oggi servono in ogni settore per identificare e definire i prodotti ma anche per personalizzarli e distinguerli. Le più usate quelle in bobina
Le etichette, oggi utilizzatissime in ogni settore del commercio ma anche nella vita privata, hanno portato con sé una grande rivoluzione. Permettono di catalogare, registrare, classificare e mettere in ordine qualsiasi tipo di prodotto.
Sono i principali veicoli di informazioni sui prodotti da vendere e spedire, ma anche quelli fatti in modo artigianale, da apporre su confezioni, pacchi ma anche plichi di documenti, scatole e contenitori. Possono indicare solo il prodotto con le sue caratteristiche ma anche specificare l’uso corretto da farne, le modalità di conservazione, oltre che migliorare il processo logistico. E ancora possono semplicemente personalizzare un prodotto e presentarlo in una veste grafica originale rendendo esclusivo il proprio packaging. Insomma, c’è un mondo immenso per il quale le etichette oggi sono indispensabili.
E come gli usi delle etichette sono pressocché infiniti anche i tipi che oggi si trovano in commercio lo sono. Ne esistono tipologie diverse che bene si adattano ad esigenze e richieste diverse in una gamma multiforme di applicazioni.
In base all’uso specifico, all’ambiente e ai prodotti per le quali servono, ci sono supporti diversi, come la carta e il pvc, e tipi di applicazioni differenti, tra rimovibili e quelle che invece devono essere ben salde, con requisiti che cambiano da modelli a modelli a seconda del prodotto da etichettare. A colori o in bianco, removibili o saldamente incollate, prestampate o composte su misura, in rulli o in fogli, traforate o punzonate, neutre e di sicurezza, sono solo alcuni dei diversi tipi di etichette che oggi vengono prodotte dalle grandi realtà industriali.
Le etichette e la stampa digitale
Il mondo delle etichette si è ampliato e si è modificato grazie all’avvento della stampa digitale, tecnologia che si è affiancata alla più classica stampa convenzionale che utilizza lastre o pellicole.
Qualità e velocità sono i grandi must della stampa digitale che riesce a portare a termine in breve tempo anche grandi quantitativi di lavoro, a prezzi anche contenuti. La risoluzione è davvero alta, i colori sono brillanti e si possono combinare in una infinità di accostamenti e miscele, il tutto creando il file specifico di un progetto. Basta mandare in stampa il file ed il gioco è fatto, stampando anche contemporaneamente grafiche diverse.
In questo modo l’estrema personalizzazione richiesta oggi non è più un peso. Le etichette diventano così ogni volta un nuovo progetto e una nuova storia con informazioni diverse e in lingue differenti, stampate su materiali che cambiano a seconda delle esigenze, dalla carta standard a quella premium, da quelle colorare fino alle pellicole e al pvc, trasparenti, bianche o in argento, con colle speciali, e se necessario, anche irrobustite.
Non ci sono davvero limiti grazie alla stampa digitale che restituisce un ottimo prodotto, in breve tempo e a prezzi contenuti. Questo facilita anche la commissione di piccoli lotti, senza essere più costretti, come succedeva un tempo, a stampare in grandi quantità.
I vari tipi di etichette
Oggi in commercio si trovano vari tipi di etichette. Tra queste quelle in foglio sono tra e più usate e accolgono su ogni foglio uno specifico numero di etichette. Ne esistono in vari materiali e in varie forme, studiati per resistere anche alle alte temperature delle moderne stampanti. Vengono usate molto per la cancelleria e l’imballaggio.
Poi ci sono le etichette a modulo continuo con fori di trascinamento, una soluzione che si trova ancora sul mercato ma veramente ormai di vecchio stampo. Si utilizzano delle speciali stampanti ad aghi e sono richieste da chi usa stampare, ancora, su modulo continuo gli indirizzi. Una modalità piuttosto costosa rispetto ai sistemi più moderni ma che per le sue specifiche è facile da cambiare da pacco a pacco.
Quelle molto usate sono anche le autoadesive adatte soprattutto per gli imballaggi perché si sistemano bene a varie tipologie di utilizzo e informazione.
Ed infine, ci sono quelle etichette che vengono stampate su materiali speciali. Queste richiedono un lavoro e un progetto particolare, spesso costruite ad hoc per una commessa specifica e fuor dall’ordinario.
Etichette in bobina
Tra tutti i modelli sopra elencati, le etichette in bobina oggi sono di certo le più utilizzate. Il motivo? Sono pratiche e versatili. Possono essere usate da chi possiede dei sistemi automatici di applicazione ma anche da chi, possiede una realtà più piccola, e procede ad incollarle ancora a mano. Le etichette in bobina vengono fornite su rotolo e sono autoadesive con tecniche di applicazioni versatili e che bene si adattano ad usi diversi.
Inutile dire che le grandi aziende, come la WeberMarkingSystems garantiscono risultati impeccabili con una infinità di possibilità e combinazioni che dà solo l’imbarazzo della scelta. Dalle semplici etichette con il codice a barre a quelle per le bottiglie fino a quelle per la sicurezza, solo per citarne alcune. Il tutto con produzioni di qualità. In diverse forme e dimensioni caratterizzate da finiture personalizzate su diverse tipologie di materiale.
Le etichette in bobina vengono stampate su veri e propri rulli continui che permettono un’etichettatura veloce, anche per un processo manuale. La bobina viene inserita in apposite stampanti che possono essere industriali, automatiche e semiautomatiche, a seconda delle esigenze, dotate di specifici accessori che velocizzano il processo di stampa.
Il grande vantaggio delle etichette in rotolo è che se ne può stampare il quantitativo che si preferisce, anche una sola etichetta se necessario e a costi ridotti. Come detto, le etichette in bobina vengono stampate da stampanti dedicate che sono non solo veloci ma anche più precise rispetto ad una classica stampante, pensate per accogliere i materiali di stampa più diversi, senza riserve. Quando si utilizzano materiali particolari la scelta delle etichette in bobina è estremamente consigliata perché riduce al minimo gli sprechi e le imperfezioni.
Tra le etichette a bobina ne esistono due tipologie: quelle a carta termica e a trasferimento termico. Le prime vengono usate soprattutto nelle pesatrici dei supermercati e hanno il grande pregio di essere semplici da usare. La pecca, invece, è che sono sensibili al calore e alla luce e così perdono colore dopo un certo periodo di tempo e la stampa diventa sempre meno chiara. Le seconde, invece, sono di qualità superiore perché utilizzano un film di plastica inchiostrata molto sottile sul quale viene apposto l’inchiostro grazie al calore. Si stampa su carta e plastica e la resistenza della stampa è di gran lunga maggiore.